05/05/11
Raggiungere il cielo: una santità che affascina!
Ho nel cuore e negli occhi la grande gioia della Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II° e tra poco più di un mese avrò la gioia di vivere, seppure da lontano, un altra Beatificazione che ho tanto desiderato: quella di Padre Clemente Vismara, missionario in Birmania per ben 65 anni! Questa mattina, guardando queste due colombe nel nostro giardino ho pensato ad entrambi come a due amici che si sono ritrovati uniti durante uno splendido volo verso il cielo. Non è possibile metterli accanto talmente grande e diversa è la strada che hanno percorso su questa terra, ma a me piace vederli, nella luce di questa Pasqua, come due amici che si raccontano lassù, camminando accanto al Risorto, quanto ha bruciato di passione il loro cuore nel intravedere il Signore nell'uomo, in ogni uomo, nel più piccolo come nel più grande, nel più povero come nei potenti della terra. Hanno annunciato Cristo ai fratelli con la consapevolezza che la loro vita aveva un senso e una missione da compiere: non era un dovere, non era un bisogno di affermazione o di essere al centro dell'universo per essere applauditi come eroi, era un Amore travolgente, sconvolgente e incredibilmente appassionato che circolava nelle loro vene e scappava fuori da tutti i pori della loro pelle. La gioia e la tenerezza, la tenacia e la fiducia, la sofferenza e la preghiera hanno guidato i loro passi in un cammino di santità ordinaria e infinitamente straordinaria, fuori da schemi e protocolli, capace di spalancare le porte e le finestre di tanti cuori per inondare la vita di coloro che Dio ha messo sul loro cammino, con quella gioia Pasquale che ci da la certezza che Lui è con noi fino alla fine dei tempi, ogni istante, ogni giorno per donarci la pace e per guidarci nella conoscenza del Padre in attesa di raggiungerlo nella Sua Casa dove sappiamo che Il nostro Fratello ci ha riservato un posto in una delle tante stanze che sono state preparate per noi. Papa Giovanni Paolo II° non ci basteranno i secoli per ringraziarti di averci ridato la gioia di essere Chiesa, di essere il nostro Papa che ...tutti i giorni... va a gettare le reti al largo...perché quella è la strada per incontrare Cristo che cammina verso di noi! E tu, Padre Clemente, che mi ha gridato da uno sperduto paese della Birmania che la vita è bella solo se è donata, hai camminato con me, una carmelitana qualsiasi di questo tempo, facendomi scoprire attraverso la tua vita e i tuoi ragazzi che le piccole cose sono una strada privilegiata per vedere Dio e per rivelarlo al mondo che ha bisogno di Lui! Ciao e...facciamo festa perchè questa festa della santità non finirà mai e ci accompagnerà sempre nel nostro tentativo di vivere la nostra giornata nella fedeltà e nell'accoglienza del Cristo Risorto oggi e sempre.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Grazie, Maria Carmen, di questa tua comunione. Sono con te in questa contemplazione ed in questo ritrovarci assieme a questi nostri Fratelli che ci hanno preceduto, che ci attendono e che continuano ad accompagnarci in questo nostro "santo viaggio".
RispondiEliminaUn abbraccio!
Luigi
carissima amica...io li vedo passeggiare nei prai verdi di questo mondo, a passi felpai con le mani giune..pregando e magari anche sorridendo .............sono insieme anche per noi..per aiuarci a rovare la srade..confido in loro...il nostro Papa è sato un grande amico...un amico unico, speciale sempre atento a noi e alla nostra fede.
RispondiEliminaNoi dobbiamno riparlo con il nostro amore e le nostre conferme per lui.
grazie....per tutto......mamy