Buon giorno! Sotto la neve, con il cuore e lo sguardo folgorato da uno spettacolo che mi lascia ogni volta senza fiato, apro questa pagina per raggiungervi tutti in questo nuovo Natale che il Signore ci dona ancora una volta nella nostra vita. In questi giorni mi è risuonata fortissima nel cuore questa parola che Martin Luther King lasciò al suo popolo e al mondo intero nel 1963.Il suo era un sogno di libertà, di fraternità, di uguaglianza, di condivisione fra i popoli, di una nuova umanità. Nei Vangeli e in tutta la Scrittura si parla spesso del sogno, di sogni che vengono realizzati, di sogni che aiutano nelle scelte da fare, di sogni di popoli e di re, di sogni che annunciano la Vita. Pensando agli auguri che avrei inviato anche quest'anno a tutti coloro che amo, parenti, amici miei o della comunità, a tante persone che si fermano su questa finestra aperta sul mondo, mi sono chiesta se era giusto fare ancora degli auguri di natale o se anche io, come monaca, come persona che agli occhi di tanta gente sono più vicina a Dio, avevo smesso di sognare, di credere in un sogno, se avevo ancora un sogno oggi. Perché un Natale senza sogni non è Natale. Un Natale uguale a ieri, un Natale senza speranza, un Natale ucciso da i mille Erode che anche oggi si affacciano sul mondo, non è Natale. Ed è questa la sensazione che si ha ogni qualvolta ti arriva una notizia, non più nuova, ma tristemente ricorrente, dell'ennesimo fatto di cronaca, dell'ennesima guerra, dell'ennesima disputa politica o dell'immenso disastro naturale che in pochi secondi butta all'aria la vita di milioni di persone mentre il mondo continua a girare i negozi per scegliere i regali di natale! Ma quale Natale vogliamo festeggiare? Ma perché lo facciamo? Ma siamo sicuri di averne proprio bisogno? Ma non se ne potrebbe fare a meno almeno per un anno per vedere se l'anno successivo ci è mancato qualcosa o se andava bene lo stesso? Forse sarebbe un disastro economico per chi vende gli alberi, le luci, e le mille piccole e grandi cose che stupendamente ci affascinano nelle vetrine delle nostre città. Non tutti hanno un biglietto della lotteria vincente in tasca e la vita è dura quando bisogna affrontarla senza sicurezze economiche e con poche risorse umane che la malattia o la mancanza degli affetti può metterci davanti. Ma celebrare, far festa a Natale senza sogni è sbagliare indirizzo prima ancora di mettersi per strada. Ed io voglio regalare a chi mi ama e anche a chi sono indifferente, a chi mi conosce e a chi vive bene a questo mondo anche senza di me, il mio sogno, il mio sogno di oggi. I have dream perchè Il Signore è nato nella mia vita tanto tempo fa, ma anche perché quel sogno è nato nel mio cuore grazie al sogno di tanta gente che ho incontrato e che ha fatto la strada insieme con me tra mille fallimenti, tra mille delusioni, tra milioni di incertezze e contraddizioni, ma anche tra piccole gioie, tra piccole briciole di un nuovo seme che germoglia e spunta sotto la neve o sotto il fango e il cemento. Oggi vedo pochi giovani intorno a me capaci di sognare e di lottare per il sogno che Martin Luther King e non solo Lui ha gridato al mondo. Oggi vedo uomini e donne tristi perché l'amore non è più uno splendido sogno, ma un pacco regalo che a volte piace e a volte no, lo apri e se non va bene lo sposti in cantina, finché non arriverà un altro pacco giusto per andare avanti giorno dopo giorno e sentirsi meno soli a questo mondo! Oggi nella Chiesa ci sono pochi sogni, un po' di ecumenismo, un po di attenzione ai poveri, un po' di attività estive per i ragazzi...ma c'è invece una grande preoccupazione che angoscia: non ci sono vocazioni, non ci sono più giovani che desiderano entrare in seminario o in monastero, stiamo invecchiando e l'unica preoccupazione è...cosa sarà di noi??? Ma il sogno della Pentecoste, il sogno del fuoco che Gesù è venuto a portare dov'è finito? Mi dispiace, ma non ci sto! Io voglio riprendermi il mio sogno! Io, il sogno di gente che si gioca la vita per la Buona Novella che questo splendido Figlio di Dio è venuto a portarci lo tengo ancora stretto nel mio cuore perché so che questo sogno realizzerà la pace, realizzerà la gioia, darà speranza e fiducia, renderà capaci di amore vero, di accoglienza, di condivisione, renderà giovani e meno giovani pronti a partire per tutti i confini della terrà per condividere un esistenza piena di senso dove il lavoro non mancherà mai e dal quale non sarai licenziato da nessuno perché ti farà sentire importante fosse solo per una decina di bambini che ti sorridono per un paio di caramelle! Nel mio sogno c'è anche che il mio monastero non chiuderà perché mancano le vocazioni ma sarà ancora un faro che illuminerà nel cammino della vita chi lo vedrà sempre solo da lontano ma saprà di poter contare sulla vicinanza e la preghiera di tante donne e tanti uomini che hanno realizzato il loro sogno di un piccolo e semplice vasetto di profumo spezzato ai piedi di un grande amore. Io continuo a sognare OGGI! Io continuerò sempre a sognare per voi, perché so che Lui realizzerà i nostri sogni. E voi? A natale puoi quello che nella vita non hai fatto mai, cantano i bambini! Si, a Natale affida i tuoi sogni al piccolo Bimbo che arriverà nella tua vita e nel tuo cuore. Ciao! Buon Natale e un forte abbraccio!
Carissima Suor Maria Carmen,
RispondiEliminaa pochi giorni dal Natale queste tue parole mi son piovute addosso come una cascata di speranza: grazie! Credo di potermi annoverare tra quei giovani che, ahimè, tirano un po' il freno in fatto di sogni e usano prudenza proprio laddove potrebbero lasciarsi andare ad alti voli, costringendosi invece in prospettive anguste, forse per paura o per poca fiducia in se stessi...Accolgo quindi il tuo augurio: che il Natale ravvivi la fiamma della speranza accesa nel mio cuore, che ora languisce un po', adattata alla bastevolezza dell'ordinario; che il Natale mi restituisca il desiderio e il coraggio di sognare, che dovrebbero caratterizzare la mia età, e mi spinga verso il senso pieno della vita che non si accontenta di mezze misure e allora o è tutto...o non è niente! E ti chiedo di vivere la tua speranza pregando così anche per me =)
Buon Natale anche a te e alla tua comunità!
Grazie, Suor Maria Carmen, per queste bellissime parole di conforto e di luce e Buona Natale a tutte voi!
RispondiEliminaGrazie Carmen del tuo sogno, che é anche mio, perché senza Speranza, senza sogni si é morti dentro...
RispondiEliminaCerto in certi momenti la tristezza per le relazioni gelide o per le difficoltà piccole o grandi rischiano di colorare i nostri occhi di nero e di farci credere che non ci sarà niente più che potrà cambiare le nostre vite... ed invece c'é: un piccolo bambino bisognoso di tutto e di tutti. Chi é così povero da non poterlo prendere in braccio? Chi così insensibile da non intenerirsi per il suo pianto? Chi così chiuso da non offrirgli un tetto se fuori nevica e non ha dove ripararsi?
Oggi c'é una bambina, si chiama Matilde, ha dieci mesi ed un tumore enorme che ingloba il rene e occupa tutto il pancino. Domani sarà portata in un ospedale dove, tra qualche giorno, verrà operata. E' la terza figlia di amici a me carissimi.
Nascerà a Natale a nuova vita Matilde? Io son sicura di sì, perché " un bimbo é dato a noi" e non sarà solo Matilde, ma tutti i bimbi della missionaria Maria Paola, morta in Brasile l'8 Giugno 2009, che i suoi bimbi continuano a vedere tra loro, parlare, giocare, insegnare, vivere con loro. Anche per quei bimbi Natale sarà la "nascita" della Speranza.Purché il nostro cuore resti aperto all'attesa, quell'attesa che ci fa ancora sussultare di gioia. Ciao Carmen e Buon Natale. DODDY
P.S. Come sempre non son riuscita a postarlo quindi pubblicalo tu
ciao suor m.carmen...anche su avessi scrito altre 100 righe avrei letto tutto d'un fiato, come ho fatto ora perchè le tue parole mi entranno dentro, nel mio cuore di amma e figlia.
RispondiEliminaSono parole di speranza quella che anche io ho fermamente dentro, quella speranza di PACE che non morrà finchè io viva.
Gesù Bambino è venuto per noi e dalla grotta di Betlemme ci guarda implorandoci di volergli sempre + bene...ma noi....gli uomini della terra....non facciamo sentire abbastanza che c'è..ed è fra noi...
Hai ragione per quanto riguarda la violenza, la cattiveria e l'indiffernza ma noi dobbiamo crederci, noi seppure granelli facciamoci sentire...sognamo e così vivremo nel suo nome.
Buon natale amica mia....e se posso dirlo...ti voglio bene....pace serenità e una ave maria
mamylella
Si, a Natale affida i tuoi sogni al piccolo Bimbo che arriverà nella tua vita e nel tuo cuore. Ciao! Buon Natale e un forte abbraccio!
RispondiEliminaAi sogni bisogna crederci con tutto noi stessi. Abbiamo perso la Speranza perché abbiamo perduto il senso della vita. Il bambino Gesù ritorna per noi e ci indica la strada con la Sua luce che rompe le tenebre del nostro cuore. Riappropriarci e ritrovare, soprattutto, la capacità di stupirci, di meravigliarci. E' necessario, perciò, alzare lo sguardo, lasciarsi travolgere dallo splendore di questa Luce e "ri-orientare", grazie ad Essa, la nostra esistenza.
Che bel regalo riprendere la nostra vita in mano e guardarci intorno. C'è sempre qualcuno che ha bisogno di noi. Questo è il Natale! Grazie Signore per il tuo ri-nascere nel mio cuore! :-)
Giuliana
Opsss, chiedo scusa a te e a tutte le tue consorelle. Mi sono dimenticata di augurarvi un sereno e Santo Natale. Bello il Carmelo innevato!
RispondiEliminaUn abbraccio nel Signore.
Giuliana
Un buon Nuovo Anno a te e consorelle, cara Maria Carmen!
RispondiEliminaChe sia per tutti un tempo nuovo e propizio!
Un abbraccio nel Signore, lungo un anno! :-)