"Io che attraverso semplicemente il tempo
come potrei conoscerTi?
Tu l'Essere
che nessun sole ha visto nascere
Tu il cui nome è IO SONO!
Tu, Colui che è
prima di ogni inizio.
Ombra
gioco della Luce
il sole cancella
il chiarore della lampada.
Rivolgi verso di Te
il mio essere effimero
allora io conoscerò
nella Tua luce il mio nulla
nel mio nulla, o Padre
il Tuo amore!" ( J.Vuaillat, Sentieri)
Ciao! Domenica prossima nella nostra parrocchia alcuni ragazzi riceveranno il sacramento della Cresima. Ed io voglio dedicare a loro queste righe. Spesso i genitori e i catechisti vengono al monastero a chiederci preghiere perchè...dopo lo Spirito c'è la fuga a gambe levate dalla chiesa, dal rapporto con il Signore, dall'amicizia con gli stessi educatori, ci sono le scelte della libertà finalmente conquistata: ora non sono più obbligato ad andare al catechismo, ora posso andarmene in giro con gli amici senza che i miei genitori e il prete...mi assillino con le loro prediche! Beh, confesso che l'ho fatto anch'io...a suo tempo! Credo che questa sia la cosa più normale che accada ad un giovane quando un rapporto così importante è vissuto come un qualcosa di imposto, come un obbligo morale da raggiungere a tutti i costi, anche se solo per la faccia da esporre ai giudizi vari di parenti, amici e conoscenti. Ma quanto si può dire di aver conosciuto il Signore negli anni della nostra giovinezza e adolescenza, quante esperienze e testimonianze hanno davvero inciso profondamente in noi da farci ritrovare la strada di una Casa ...dopo la fuga? Nella vita di ciascuno di noi, quando nasce un rapporto importante con qualcuno, anche se poi ci sono momenti di buio, di sofferenza e di incomprensione, resta sempre un qualcosa che ci appartiene, che in fondo al nostro cuore ci parla ancora anche a distanza di tantissimi anni. Forse il nostro rapporto con Dio è stato importante, non solo nei giorni in cui abbiamo ricevuto i sacramenti, non solo nel giorno in cui abbiamo fatto una festa o abbiamo scritto, magari ad una zia monaca, con entusiasmo e speranza, la nostra volontà di volere essere cristiani autentici, di voler testimoniare a qualunque costo la nostra fede, ma è stato importante anche nel momento del dolore profondo che improvvisamente è apparso nella nosta vita per qualcosa o qualcuno che ti è mancato in pochi istanti, forse è stato importante quando hai toccato il fondo con delle esperienze sballate che ti hanno buttato nell'angoscia e nella solitudine più nera, forse è stato importante quando hai dovuto ingoiare le lacrime per la rabbia di vedere che solo i furbi, i compromessi, i violenti, hanno le porte aperte davanti a loro quando tu macini fatica e sacrifici ogni giorno per realizzare almeno un piccolo sogno dei tanti che ti sono nati in cuore ! Si, perchè in quel preciso momento abbiamo urlato contro di lui, gli abbiamo chiesto i nostri infiniti perchè, abbiamo finalmente capito che se c'era un Dio, questo poteva essere solo una Persona e non tante chiacchiere o tante formule, qualcuno che poteva sentirti, che poteva accogliere le tue lacrime, che poteva ascoltare la tua angoscia e la tua disperazione standoti accanto come nessun altro poteva fare. Spesso nella vita l'esperienza che noi facciamo dentro noi stessi del nostro rapporto con Dio passa in modo prepotente da questa strada e quando sembra che niente cambi nel sentirlo accanto o nel farne tranquillamente a meno ci rendiamo conto che la nostalgia e il bisogno di... conoscerlo ci appartiene e niente e nessuno potrà cancellarlo. E' per questo che un fiore in primavera ci apre alla gioia di un inverno lasciato alle spalle, è per questo che gli occhi di un bambino ci riempiono il cuore di pace, ed è per questo che un rapporto vero d'amicizia con gli altri , inevitabilmente ti parla di Lui. Ciao!
Come sai il mio figlio minore non crede. Lui, che mi ha insegnato a servire all'altare!
RispondiEliminaQuesto fatto mi ha fatto molto riflettere. Anche solo leggendo il Vangelo ci si accorge che non tutti vengono chiamati 'alla stessa ora'. C'è chi, come Pietro e Giovanni, lo incontra subito. Chi come Levi il pubblicano dopo. E chi come il ladrone alla fine.
Per ognuno di noi Dio ha fissato un appuntamento, un incontro che avverrà nel momento giusto, nel momento migliore per noi, per poterLo realmente riconoscere e accoglierLo.
Noi vorremmo che, soprattutto per le persone che ci sono care, questo momento venga subito, ma solo Dio sa quando è il momento migliore.
Pace e benedizione
Julo d.
Spesso nella vita l'esperienza che noi facciamo dentro noi stessi del nostro apporto con Dio passa in modo prepotente da questa strada, e quando sembra che niente cambi nel sentirlo accanto o nel farne volentieri a meno ci rendiamo conto che la nostalgia e il bisogno di conoscerlo ci appartiene e niente e nessuno potrà cancellarlo
RispondiEliminaBellissimo e vero quello che hai scritto. E stata la mia esperienza personale nel momento in cui ero arrabbiata con Lui. Non c'è stato niente che potesse cambiare né la mia rabbia né l'andamento della mia vita. Solo ritornando sui miei passi e rimettermi alla Sua misericordia, mi ha fatto percepire che quel vuoto che avvertivo dentro non era che la nostalgia di Lui. Nella mia vita i problemi non si sono magicalmente risolti, ma so che ho un Amico che mi ama e che mi sostiene nel momento di maggior prova. Auguro a quei ragazzi della Cresima di non dimenticare ciò che è stato seminato nel loro cuore. Arriva il momento, prima o poi nella loro vita, in cui ritorna in maniera prepotente a farsi risentire. E questo è Grazia!
Un abbraccio cara Sr. M.Carmen.
diggiu